Dicembre
14
sabato
Ore 21:00
Quelli di Basaglia… a 180°
di Accademia della Follia
Ricorre quest’anno il centenario della nascita di Franco Basaglia, l’uomo che aprì le porte del manicomio, che smontò pezzo a pezzo l’apparato istituzionale e dimostrò che si può assistere e curare la persona folle in altri modi.
Il 13 maggio 1978 la sua impresa diventa la Legge 180. Da quel momento possiamo vivere in un paese senza manicomi.
L’Accademia della Follia nasce dentro questa vicenda e da allora, di quel luogo ha condiviso e raccontato la storia e il tumultuoso cambiamento.
Le parole riconquistate da chi ha vissuto e vive questa esperienza narrano come lo spaesamento, la ribellione, la solitudine, l’incertezza, le speranze, la nostalgia dei possibili non consentiti abbiano costruito il percorso per cui l’impossibile è diventato possibile.
Nello spazio scenico, gli attori interpretano un mosaico di testi, articoli, interviste, poesie, testimonianze autentiche di Franco Basaglia, dei basagliani e dei matti. Intrecciano il testo con la musica, la danza, il canto, reinventando così i modi per cui la follia possa ritornare finalmente a far parte della vita e non sia ridotta a malattia dalla forza della ragione e dalla violenza delle istituzioni.
È il racconto di chi prende parte, di chi prende le parti, di chi tocca la terra, bagna le rose e cambia le cose.
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Regia: Antonella Carlucci
Drammaturgia e ricerca: Angela Pianca e Antonella Carlucci
Coreografie: Sarah Taylor
Musica: Mario Rui
Canto a cura di: Alice Gherzil
In scena: Gabriele Palmano, Marzia Ritossa, Pavel Berdon, Carmela Bevilacqua, Giuseppe Feminiano, Paola Di Florio, Franco Cedolin, Abril Pimentel, Giordano Vascotto.
Disegni di: Luca Bencich
Scenografia realizzata da: Strambo – La Collina coop.soc.
Gennaio
10
venerdì
Ore 21:00
La donna della bomba atomica
con Gabriella Greison
“Chi sono io? Mi chiamo Leona Woods, ho fatto le stesse cose che faceva Enrico Fermi, ma con 19 anni di meno, e incinta”.
Per la prima volta in scena, una storia inedita, il racconto di Los Alamos, del progetto Manhattan, di Oppenheimer e di Enrico Fermi, della costruzione della bomba atomica e delle successive analisi di coscienza, nelle parole di Leona Woods, la fisica più giovane assunta a lavorare al più grande evento scientifico della storia dell’umanità.
“La donna della bomba atomica” è un viaggio interiore, un lungo flusso di coscienza, vissuto in prima persona, e ci consente di rivivere i momenti più elettrizzanti e i momenti più deliranti di questo mostruoso Progetto. Fino ad arrivare ai giorni nostri, e alle conseguenze di tutto quello che è stato deciso e ideato in quegli anni.
Interpretato e scritto da Gabriella Greison, tratto dal suo nuovo romanzo omonimo, pubblicato con Mondadori.
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regia: Alessio Tagliento
musiche: Francesco Baccini e Michele Cusato
produzione: Associazione Paul Dirac
19
domenica
Ore 17:00
Streghe
di Progetto GG
Questa è una storia in cui l’impossibile accade.
Un gioco tra una nonna e un bambino, che diventa realtà.
C’è una nonna che si muove tra magia e verità.
C’è un piccolo eroe che guarda al possibile e oltre, che cambia “ciò che è”, e apre a un mondo nuovo.
Uno spettacolo liberamente ispirato all’opera letteraria di Roald Dahl che attraverso il teatro di narrazione e quello di figura guarda all’impossibile, ed esplora alcune tematiche fondamentali dell’infanzia: l’incontro con le paure, il loro riconoscimento e la possibilità di superarle, di trovare soluzioni e
farsi coraggio; ma anche la forza del fare, l’istinto del creare, il diventare grandi sapendosi trasformare, accettandosi e diventando, perché no, dei piccoli eroi.
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Regia e testo: Francesca Grisenti, Consuelo Ghiretti
Scene e pupazzi: Ilaria Comisso e Donatello Galloni
Durata: 50 minuti
23
giovedì
Ore 21:00
Le volpi
con Giorgio Colangeli, Manuela Mandracchia, Federica Ombrato
Nell’ombra di una sala da pranzo, all’ora del caffè, in un’assolata domenica di agosto, si incontrano due piccoli notabili della politica locale e la figlia di una di loro.
Davanti a un vassoio di biscotti vegani, si confessano legittimi appetiti e interessi naturali, si stringono e si sciolgono accordi, si regola la maniera migliore di distribuire favori e concessioni, incarichi di servizio e supposti vantaggi.
La provincia italiana è la vera protagonista della vicenda, quale microcosmo in cui osservare le dinamiche di potere, che hanno sempre a che fare con i desideri e le ossessioni degli individui.
Morbidamente, si scivola dentro un meccanismo autoassolutorio per cui è legittimo riservarsi qualche esiguo tornaconto personale, dopo essersi tanto impegnati nella gestione della cosa pubblica.
La corruzione è proprio questo concedere a se stessi lo spazio di una impercettibile eccezione. Come scrive Leonardo Sciascia nel suo romanzo Todo modo: “I grandi guadagni fanno scomparire i grandi principi, e i piccoli fanno scomparire i piccoli fanatismi”.
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CapoTrave
di: Lucia Franchi, Luca Ricci
con: Giorgio Colangeli, Manuela Mandracchia, Federica Ombrato
costumi: Marina Schindler
suono: Michele Boreggi, Lorenzo Danesin
luci: Stefan Schweitzer
scena e regia: Luca Ricci
produzione: Infinito
Febbraio
16
domenica
Ore 17:00
Mago per svago
clowneria e giocoleria
Cosa accade ad un grande mago quando va in scena con un assistente che ha grandi sogni?
Concepito come uno spettacolo muto, è in effetti tutt’altro che silenzioso. Mago per Svago si rivela al pubblico grazie alla sua colonna sonora. Un ritmo trascinante che nei suoi accenti racchiude i momenti più significativi della storia. Racconta di un mago e del suo spettacolo, ma soprattutto, racconta di un assistente e del suo desiderio di conquistare la scena.
La classica magia come la conosciamo, viene così riproposta in una forma inedita: una parodia di se stessa. L’assistente e il suo ricalcare il “grande mago”, gli imprevisti, gli errori, fino ad un epilogo che ribalta l’intera scena e commuove lo spettatore. Lo spettacolo rende possibili diversi livelli di lettura comunicando efficacemente al bambino grazie all’assenza di testi recitati e alla mimica claunesca dei protagonisti, ma ottiene anche il favore degli adulti, per gli esercizi di tecnica circense e il livello delle magie proposte.
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Di e con Simon Luca Barboni Mirco Bruzzesi
Produzione L’Abile Teatro
Durata 45 minuti
23
domenica
Ore 21:00
L’inferiorità mentale della donna
Con Veronica Pivetti
– un evergreen del pensiero reazionario tra musica e parole –
L’idea che le donne siano state considerate, per secoli, fisiologicamente deficienti può suggerirci qualcosa?
Lo spettacolo nasce da questa domanda e mette in scena testi che in pochi conoscono, fra i più discriminanti, paradossali e, loro malgrado, esilaranti scritti razionali del secolo scorso.
Accompagnata sul palco dal musicista Anselmo Luisi, Veronica Pivetti, moderna Mary Shelley ci racconta, grazie a bizzarre teorie della scienza e della medicina, l’unico, vero, orrorifico Frankenstein della storia moderna: la DONNA.
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di Giovanna Gra
liberamente ispirato al trattato “L’inferiorità mentale della donna” di Paul Julius Moebius
regia: Gra&Mramor
co:; Anselmo Luisi
colonna sonora e arrangiamenti: Alessandro Nidi
costumi: Nicolao Atelier Venezia
luci: Eva Bruno
assistente regia: Carlotta Rondana
produzione: a.ArtistiAssociati
in collaborazione con: Pigra srl
Marzo
16
domenica
Ore 17:00
Pinocchio
di Gek Tessaro
Il gioco poetico del disegno dal vivo incrociato alla musica restituisce il viaggio sognante e lirico di una delle più belle fiabe di tutti i tempi. Un percorso suggestivo che diventa anche omaggio a Fiorenzo Carpi, autore della colonna sonora dell’in dimenticabile Pinocchio di Comencini. Una storia intramontabile alla quale l’irriverente Gek Tessaro si prende la libertà di cambiare il finale.
Ma ecco arrivare una musica buona
Si sente una banda che canta e che suona
Dice Pinocchio “mi fermo solo un poco”
Perché il teatro è un bellissimo gioco
ma più un gioco è bello e più dura poco
Perché spaventoso arriva lui, Mangiafuoco
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Testi e immagini: Gek Tessaro
Regia: Gek Tessaro, Lella Marazzini
Durata: 50 minuti
18
martedì
Ore 21:00
Number 23 – vita e splendori di Michael Jordan
Di e con Federico Buffa
Federico Buffa, accompagnato da Alessandro Nidi al pianoforte, ripercorre la vita e le imprese di Michael Jordan, un giocatore iconico come pochissimi altri nella storia dello sport mondiale.
“Number 23”, come la storica maglia delle prime stagioni con i Chicago Bulls, ormai simbolo di una bravura ai limiti dell’umano. Le sue prodezze sul parquet dal 1984 al 2003 sono state linfa e traino della sua narrazione una volta diventato imprenditore, proprietario di uno dei marchi sportivi più riconoscibili al mondo.
Quando arriva nella Lega riesce sin da subito a far capire a campioni dello spessore di Magic Johnson e Larry Bird quale sia la sua pasta, nonostante la giovane età. Una cavalcata che lo porta a vincere sei titoli NBA e ad infrangere record individuali e di squadra: numeri che raccontano soltanto in parte però la grandezza di un personaggio difficile da limitare e restringere all’interno del recinto delle statistiche.
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di e con Federico Buffa
con Alessandro Nidi al pianoforte
produzione International Music and Arts
Aprile
05
sabato
Ore 21:00
Cruda e nuda
con Alice Mangione
Alice Mangione debutta con CRUDA e NUDA, il suo primo spettacolo da solista in cui si dice la verità tutta la verità nient’altro che la verità.
Pensate come sarebbe la vostra giornata se poteste dire tutto quello che pensate agli altri ma anche a voi stesse. Per farlo sceglie un metodo empirico, razionale e affidabilissimo I TAROCCHI, confidando nel fatto che Simon and the Stars, Branko e Paolo Fox vivono in case grandi come il Molise e usano Saturno come fermaporta. Alice Mangione, un tarocco alla volta, riflette su tutte le parti che ci rendono quello che siamo la testa, il cuore, il culo.
Cruda e Nuda è uno spettacolo di Stand up comedy ma avvisiamo gli spettatori che l’artista sarà vestita bene perché ha 40 anni, due figli, viene dal teatro, indossa felpe col cappuccio solo per rapinare le vecchie ai bancomat.
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scritto da: Alice Mangione e Manuela Mazzocchi
produzione: Savà Produzioni Creative
management: Show Reel